parola, ossimoro di tanti silenzi assordanti
parto non di alfabeti, ma di qualità che sono sentimenti dell'anima
puoi cavalcare il tempo su sentieri già visti,
ma la meraviglia non smette mai di avvolgere i giorni
e sopratutto le notti, in cui ancor più sapiente vieni lasciata libera
da quelle menti che perverse, ti vogliono daredei ruoli.
Una spinta, un eco,
il peccato che ricorre,
la sentenza che giudica su tutto
in cui hanno deciso di impostare i limiti
teorie complottistiche
attribuzioni per il gusto della beffa
mentre tu, entrando nel segreto dell'esteriorità
sei spirito che colleghi spazi incontaminati
...e il ripetersi... le volte di quel palatium
in cui il titolo, non è la valutazione o la dimostrazione
ma il grado che illustra.
Allora taccio
per far scrivere all'anima l'emozione